Nel G20 anche tanto Mezzogiorno.Un’opportunità per la Basilicata e per Matera.
comunicato stampa di PIERO LACORAZZA
Dal primo dicembre è cominciata ufficialmente la presidenza italiana del G20 che si concluderà con il vertice dei leader ad ottobre 2021 a Roma. Un anno intenso che consentirà al nostro Paese di rafforzare le sue relazioni internazionali e il suo ruolo politico in Europa e nel mondo.
Questa rilevante responsabilità é anche una grande opportunità che si colloca in un momento epocale che sta attraversando la vita dei cittadini del pianeta scossi dalla violenza del virus Covid19 e dalle ulteriori turbolenze economiche e sociali che ne potrebbero scaturire.
Ma le sfide erano già rilevanti prima della pandemia. Oggi ancora di più è richiesto un ruolo ed un primato della politica per la lotta ai cambiamenti climatici e alle disuguaglianze, alla fame e alle povertà. All’attenzione dei leader mondiali rimbomberanno gli appelli e le parole di Papa Francesco in particolare contenuti nelle encicliche <<Laudato si’>> e <<Fratelli tutti>>.
L’Italia deve prepararsi al meglio a questo appuntamento con la consapevolezza che la guida del G20 è anche una sfida per mettere a terra grandi questioni globali e locali che possono e devono dare resilienza al futuro del nostro Paese cogliendo l’opportunità politica di un Europa ritrovata e di risorse ingenti messe a disposizione con il programma Next Generation EU.
L’ Italia deve ritrovarsi più unita verso questo appuntamento partecipando con il pieno coinvolgimento delle istituzioni della Repubblica e del territorio nazionale.
Per questo cogliamo con grande soddisfazione la scelta di collocare appuntamenti significati in preparazione del vertice di Roma nel Mezzogiorno d’Italia a partire da Matera che ospiterà l’evento ministeriale “esteri-sviluppo”.
La Città dei Sassi, patrimonio dell’UNESCO e Capitale EUROPEA 2019 della Cultura rafforza l’idea, anche simbolica, di un Mezzogiorno che può riscattarsi, che può farcela.
Alla scelta del Governo Conte e del Ministro Di Maio è necessario unire l’impegno della Regione Basilicata nel sostenere il Comune di Matera provandone a fare una locomotiva per l’intera comunità regionale. Si colga l’occasione non solo per aprire una finestra del mondo sulla Basilicata e predisporsi a tutto ciò in maniera adeguata ma anche per programmare scelte strutturali. Nel recuperare metodo e tempo, essendo stato già violato lo Statuto, si lavori a predisporre un piano strategico regionale legato ai 17 obiettivi dello sviluppo sostenibile indicato dall’ONU per il 2030 e oltre.
Il Governo e il Consiglio regionale, le istituzioni locali, le parti sociali, il modo dell’impresa e dell’associazionismo, l’intera comunità lucana si devono predisporre a strutturare premesse solide per investire al meglio le risorse messe a disposizione dall’Europa. Un indirizzo chiaro segnato dal Partito democratico al Governo Conte e a sostegno, in particolare per Sud e la coesione territoriale – come dimostra la legge di stabilità in discussione in Parlamento -, del ministro Provenzano.