A Maratea un ospedale Covid.
Lo ha annunciato poche ore fa Luigi Rocco Leone, assessore alla Sanità della Regione Basilicata.
Al pari di quelli di Venosa, Stigliano e Chiaromonte l’ospedale di Maratea è stato individuato per ospitare i pazienti cosiddetti “paucisintomatici”, ovvero che hanno sintomi Covid lievi.
Nella struttura sanitaria marateota sarà allestito un padiglione per questi degenti.
Lo scopo – ha detto Leone – è quello di alleggerire gli ospedali principali, quelli di Potenza e Matera, che si occuperanno dei soggetti che necessitano di cure intensive.
È stato inoltre chiarito che dalle strutture minori sarà comunque possibile il trasferimento verso gli ospedali principali in caso di aggravamento delle condizioni di salute.
Caso per caso si valuta il trasferimento delle funzioni ospedaliere ordinarie in altre strutture sanitarie lucane.
La prima reazione a questa notizia è giunta dall’ex sindaco di Maratea, Domenico Cipolla, che si è detto perplesso.
“A meno di un’immediata ristrutturazione e di un forte investimento in termini di attrezzature e personale, credo che l’ospedale di Maratea, in questo momento, non abbia le caratteristiche strutturali e funzionali per adattarsi a tale scopo.
L’ospedale, inoltre – ha aggiunto Cipolla -, non solo non è provvisto di reparti di Terapia intensiva o Sub intensiva, di cui ci sarà necessità in caso di aggravamento della patologia, non ha più neanche il reparto di Pneumologia, di cui fu spogliato anni or sono, e che è fondamentale per il decorso della malattia.
Spero vivamente che, per fare spazio a questa iniziativa, non sia l’occasione per privare ulteriormente il presidio dei servizi sanitari necessari alla popolazione, ma che diventi la possibilità e il principio di un nuovo inizio.
Fatto possibile solo se costruito con cospicui investimenti finanziari, recuperando anche i 6 milioni di euro destinati alla riqualificazione strutturale dalla precedente giunta regionale”.
Infopinione di Andrea Polizzo