ARTISTA MA CHI SEI?! – PIETRO CONSAGRA E MATERA
IN OCCASIONE DEI QUATTORDICI ANNI DEL MUSMA UNA MOSTRA DEDICATA ALL’ARTISTA SICILIANO NEL CENTENARIO DELLA NASCITA
Doppio festeggiamento per il MUSMA: mercoledì 14 ottobre 2020, data in cui
ricorre il quattordicesimo compleanno
del Museo della Scultura contemporanea della città dei Sassi, la
cooperativa di gestione Synchronos ha scelto di celebrare, con la mostra “Artista
ma chi sei?!”, i cento anni dalla nascita dello scultore Pietro Consagra, nato a Mazara
del Vallo il 6 ottobre 1920 e figura fondamentale
per Matera e per il suo Museo di Scultura contemporanea.
Nel 1978, in collaborazione con il Comune, nella sede
del circolo culturale La Scaletta fu
allestita l’esposizione del Concorso Internazionale previsto dalla legge per il
recupero e la valorizzazione dei Sassi. In quello stesso anno, Pietro Consagra
era stato invitato dal critico d’arte
Giuseppe Appella e dai membri del Circolo a realizzare una mostra per
Matera. Visitati i Sassi e visionati i progetti per il loro recupero, l’artista
rimase profondamento scosso da quello che secondo lui sarebbe stato un
“interventismo forsennato”.
Decise allora di realizzare 11 “Sculture
per Matera” 11 grandi opere in ferro – la più piccola misurava 1,96 metri,
la più grande 2,84 – “Ferri” bifrontali
che incorniciavano i Sassi e la Murgia per sottolinearne la perfetta armonia delle parti e tentare di proteggerli da interventi architettonici
poco adatti alla loro storia e conformazione.
Il segno, le forme, il ritmo dei “Ferri” seguivano il ritmo dei canali della
raccolta delle acque, la forma delle cantine, i segni dei fossili incastonati
nella calcarenite degli antichi rioni materani, le cui abitazioni, per la
maggior parte evacuate negli anni ‘50 perché ritenute inagibili, non avevano
ancora, alla soglia degli anni 80, trovato una sistemazione idonea.
Per l’occasione Consagra scrisse anche la Lettera ai materani, un accorato
appello a riprendere possesso delle case dei Sassi e a “difenderli dalla
bruttezza”.
Sempre del 1978, si fece promotore, insieme ad artisti come
Andrea Cascella, Agostino Bonalumi, Dadamaino, Mimmo Rotella, Piero Dorazio,
Giulio Turcato, della creazione di un “Fronte
dell’Arte”, un sorta di “senato di artisti” per difendere la bellezza delle
città dagli eccessi dell’edilizia contemporanea.
La mostra “Artista ma chi sei?!” si propone di entrare nel mondo di Pietro Consagra, decifrare il senso e il significato del suo rapporto con la città dei Sassi in relazione all’arte e all’architettura del suo tempo.
Dal temperamento dirompente e combattivo, vulcanico come la sua terra d’origine, mosso da una forte spinta etica, Consagra ha vissuto continuamente alla ricerca di nuove soluzione che potessero sottrarre l’arte a categorie troppo strette. Alla principale attività di scultore ha sempre affiancato quella di scrittore con pensieri, riflessioni, spunti polemici, considerazioni politiche, ironici e raffinati componimenti poetici.
Pietro Consagra, come ben si deduce nella “Lettera ai materani” e nel
manifesto del “Fronte dell’arte”, si è esposto
in prima persona per difendere il ruolo dell’arte e dell’artista “sentendo
sempre in sé il dovere della coerenza, con la sensazione, però, di poter
sbandare da un momento all’altro”.
Noto come l’”artista della frontalità”, le sue sculture si pongono in colloquio con lo spettatore, non vogliono rappresentare il centro della visione, non aspirano a fornire una verità assoluta, ma puntano a essere lo stimolo a guardare la realtà da diversi punti di vista.
Le opere in mostra al MUSMA appartengono a differenti nuclei di donazioni e prestiti: si
va dalla donazione Alina Kalczyńska Scheiwiller, a quella di Maria Pia e Luigi
Lambertini ai piatti, le brocche e i vasi prodotti nel laboratorio
dell’artigiano materano Giuseppe Mitarotonda, da lui gentilmente offerte in
prestito.
In tutte ritorna il suo caratteristico segno grafico, linee curve che si aprono
e richiudono succedendosi con eleganza e armonia in grafiche, ceramiche e tempere.
Completano l’allestimento opere di Fausto Melotti, protagonista della
seconda Grande Mostra nei Sassi, nel 1987, allestita in San Nicola dei Greci e
Madonna delle Virtù (come tutte le successive esposizioni) e Sebastian Matta, grande amico di
Consagra e artista della mostra del 1995.
Di anno in anno, il complesso rupestre di San Nicola
dei Greci e Madonna delle Virtù ha ospitato monografiche e collettive di alcuni
tra i più grandi maestri della scultura contemporanea e delle giovani promesse
dell’arte.
Dopo ogni mostra galleristi, collezionisti, gli
stessi artisti e le loro famiglie hanno donato un’opera al circolo culturale La
Scaletta e alla Fondazione Zetema. A questo nucleo originario di sculture si è
aggiunto quello delle donazioni ottenute tramite la mediazione di Giuseppe
Appella allo scopo di creare il MUSMA,
ovvero il Museo della Scultura contemporanea di Matera, uno spazio che
esponesse stabilmente antiche e nuove opere. La collezione del Museo è in
costante crescita, negli ultimi anni soprattutto grazie alla formula della
residenza d’artista. A partire dal 2016, infatti, la cooperativa Synchronos,
che attualmente si occupa anche della curatela delle mostre, invita gli
artisti a porre Matera, il suo territorio e la peculiare struttura del MUSMA in
relazione con la realtà contemporanea.
Questa linea di gestione ha condotto alla creazione di opere di straordinaria potenza espressiva proprio perché nate, come già accadde con Consagra, da una interpretazione della storia e del sentire della città dei Sassi attraverso l’indiscutibile e peculiare sensibilità di un artista. Per queste ragioni Synchronos ha deciso di ricordare Pietro Consagra proprio il giorno in cui il MUSMA nacque quattordici anni fa.
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