Stato di emergenza per Maratea, Chiappetta attacca: “la politica di Governo ci sta prendendo in giro, in assenza di comunicazioni ufficiali non si può chiedere alle comunità di stare tranquilli”.
“Dopo quarantacinque giorni dall’evento più importante, Maratea non ha ancora la sua dichiarazione dello stato di calamità, non ha nessuna contezza delle economie che verranno impiegate e non conosce il nome del Commissario straordinario”.
Non c’è da stare tranquilli, abbiamo assistito ad una serie di annunci ma oggi nessun atto ufficiale ci mette nelle condizioni di immaginare un futuro per la stagione turistica in arrivo.
Da parte di tutti è stata messa in campo un’azione di responsabilità, la questione del dissesto idrogeologico di Maratea è stata portata in Parlamento da più parti, il problema è che ormai vanno prese delle decisioni e la capacità di governo appartiene ad una parte ben precisa.
Mai come in questo caso la questione è trattata, a tutti i livelli, da una parte politico partitica di centro destra, dal Sindaco al Ministro, passando per l’Assessore Regionale, tutti dovrebbero mettere in campo una sinergia Politica.
La stessa intesa dovrebbe ormai produrre documenti chiari e soprattutto una comunicazione ufficiale, così da tranquillizzare la comunità.
Abbiamo assistito in questo periodo anche a posizioni politico strumentali che miravano a mettere in discussione le richieste degli operatori turistici, queste azioni non hanno minimamente scalfito l’opinione della comunità che purtroppo ha già caricato sulle sue spalle tutto il peso delle criticità.
Quando gli operatori turistici e le Imprese di Maratea chiedono un piano ristori e l’impiego di economie speciali per l’emergenza, dimostrano automaticamente la massima fiducia nella politica che ha promesso, a questi non si può assolutamente più chiedere collaborazione, ad essi bisogna dare atti concreti.
Molti esponenti di centro destra hanno dichiarato massima attenzione per la perla del Tirreno, ma oggi il tessuto economico sociale è duramente messo alla prova, non solo dalle criticità ambientali naturali, ma anche da quelle messe in campo dalla scelleratezza di chi ci governa.
Avremo una primavera difficilissima, probabilmente dovremo combattere anche con la nuova autorizzazione all’esercizio dell’Impianto di trattamento rifiuti speciali di S. Sago, le mareggiate continuano a mettere a rischio il Porto, ormai indifeso e inesorabilmente svuotato di vita e di economia.
Maratea è in ginocchio, chi ha promesso stia attento, potrebbe essere ricordato come chi ha abbandonato scientemente la Comunità nel momento più buio.
Manuel Chiappetta esecutivo Regionale Europa Verde