A San Severino Lucano presentato il “brigante e il generale” di Carmine Pinto
Il Brigantaggio è stato protagonista l’altra sera di un grande momento storico culturale a San Severino Lucano.
L’occasione è stata la presentazione del libro “Il brigante e il generale”, ultima opera del professore Carmine Pinto, docente di storia Contemporaneo all’Università di Salerno. I due protagonisti principali dell’opera sono Carmine Crocco ed Emilio Pallavicini di Priola, due uomini, lontanissimi per origine e formazione, ma conosciuti nella guerra per il Mezzogiorno. “Carmine Crocco, brigante, pastore, militare, bandito di professione, divenne il capobanda più famoso nelle campagne meridionali dopo il 1860. Alla guida del brigantaggio filo-borbonico, sperimentò forme di guerriglia che avranno fortuna nel XX secolo, anticipandone gli aspetti politici e una organizzazione criminale su larga scala. Dall’altra parte, il generale, Emilio Pallavicini di Priola, aristocratico sabaudo, militare esperto in operazioni speciali e al comando di reparti schierati nella campagna contro il brigantaggio. L’ufficiale era parte dell’antica aristocrazia di spada e interpretò la conclusione di un processo secolare, in cui i ruoli militari passavano definitivamente ai professionisti della guerra.
“ Nel libro, ha affermato Oresta Lanza, che ha dialogato con l’autore, ci sono delle grandi novità, momenti tragici che hanno interessato questa grande vicenda, ma anche grandi novità in termini di verità sul brigantaggio. Un libro che si legge tutto d’un fiato, ha detto dove ci sono anche delle indicazioni nuove che il professor Pinto ha voluto inserire in questa sua nuova opera letteraria”.
La presentazione di un libro è un momento importante dal punto di vista culturale. Il libro, di cui
abbiamo l’onore di avere l’autore tra noi, si occupa del periodo storico post unitario.
Un momento in cui anche le nostre terre e i nostri avi sono stati protagonisti, ecco perché riteniamo importante approfondire queste tematiche storico- culturali. Un plauso al professore e storico Pinto per il puntuale lavoro di ricerca che ha fatto e che attraverso la sua pubblicazione ha messo a disposizione per tutti”