Pd, Basilicata: De Filippo e La Regina capilista al proporzionale
fonte articolo e servizio TRM
Sono state assegnate le due postazioni per i capilista al proporzionale alla Camera ed al Senato per la Basilicata del Partito democratico: si tratta rispettivamente del segretario regionale dei Dem, Raffaele La Regina e del deputato uscente, Vito de Filippo. Una scelta che ha subito scatenato in regione una serie di polemiche tra i “delusi illustri” e le donne del partito “indisponibili ad accettare” le scelte arrivate dal Nazzareno.
Con un tweet al vetriolo, l’ex governatore della Regione, attuale consigliere di minoranza, Macello Pittella, ha definito le scelte prese a Roma: “un delitto perfetto”. In silenzio stampa Vito De Filippo, come pure il senatore Salvatore Margiotta, altro grande escluso, il quale prima di commentare l’esito della direzione PD preferisce “far decantare le decisioni.”
Si è conclusa nella notte a Roma, infatti, la riunione della direzione del Pd dalla quale sono state varate le liste dei candidati. Ancora non sono state assegnate in Basilicata le due postazioni per i collegi uninominali (uno alla Camera e uno al Senato), così come pare che ci sia stato un dietrofront sulle candidature delle donne.
Difatti, con una nota stampa arrivata, della Conferenza regionale delle donne democratiche della Basilicata, a firma della presidente dell’assemblea regionale, Maddalena Labollita, la vice segretaria vicaria, Maura Locantore e della portavoce della conferenza stessa, Lucia Sileo, hanno denunciato il mancato rispetto “della rosa approvata dalla Direzione regionale del Pd Basilicata. Crediamo – hanno aggiunto – che il Pd abbia necessità di essere rappresentato nella sua pluralità e per il rispetto che nutriamo nei confronti della nostra comunità, comunicheremo nelle prossime ore al Segretario Enrico Letta e al segretario candidato Raffaele La Regina, la nostra indisponibilità ad accettare candidature di servizio o surrogati delle stesse”, una nota che non è stata commentata da La Regina.
“Calpestati i diritti, principi, territorio, storia e democrazia”, è stato il duro commento che alle 00:23 è stato espresso con un tweet, da Pittella. “Nella vita ci vuole dignità”, ha aggiunto l‘ex governatore lucano, che pare sia pronto a lasciare il partito con il quale era stato eletto presidente della Regione nel 2013.
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