Maratea, Ex Pamafi in fiamme: non si esclude il dolo
FONTE TRM
In fiamme l’ex Pamafi di Maratea, a pochi metri dalla spiaggia di Castrocucco. L’ex stabilimento florovivaistico, abbandonato da tempo, è stato completamente travolto dall’incendio. Sul posto Vigili del fuoco e Carabinieri. Da chiarire le cause del rogo. E quali conseguenze potrà destare la combustione dei materiali infiammati. L’area negli anni è diventata una discarica abusiva che la Regione, con apposita delibera, ha indicato come deposito di “sostanze inquinanti e pericolose”. Non è escluso il dolo al momento. L’incendio, non distante dalla ferrovia, ha causato sospensioni e rallentamenti nella circolazione dei treni, fra Praja e Maratea e sulla linea Battipaglia – Paola. Ha raggiunto inoltre una pista go kart interessando alcuni pneumatici.
Ha una lunga storia il sito, riepilogata da Piero Simonetti del Tavolo anticaporalato: l’azienda fu fondata negli anni Cinquanta da Rivetti, primo in Italia ad aver coltivato orchidee. Oltre 50 anni di attività con oltre 110 dipendenti. Poi, 15 anni fa, è stata commissariata, finendo sotto il controllo del MiSE. Una proprietà che deve rientrare nel patrimonio della Regione la quale, nel 2018, ha candidato il sito al progetto di riqualificazione La città dell’ambiente. Ma oggi tutto è fermo a causa di un contenzioso legale con persone che avrebbero occupato alcuni capannoni. “Nessuno intanto – conclude Simonetti – tra Regione, Arpab, Asp, Comune e le locali autorità di controllo ambientale, hanno definito e attuato iniziative per la tutela della salute e dell’ambiente”. L’auspicio è che l’incendio faccia tornare chi di dovere sulla vicenda, procedendo a indagini, bonifiche e riuso dello stabilimento da destinare, perché no, a disoccupati e migranti.
“Indignato” anche il presidente del Consorzio turistico Maratea, Biagio Salerno che chiede la messa in sicurezza immediata dell’area: “Siamo in un territorio che vuole fare turismo di qualità…la rabbia è per la mancanza di attenzione più volte denunciata” afferma, ricordando l’idea di “realizzare – un giorno – il Porto turistico di Castrocucco”.
fonte TRM