UCRAINA, BARDI: IN BASILICATA ENCOMIABILE RETE DI SOLIDARIETÀ
“Le attività di soccorso e di accoglienza pianificate in Basilicata ci mettono nelle condizioni di farci trovare pronti appena il Capo della Protezione Civile firmerà l’ordinanza per l’assistenza alla popolazione in fuga dalla guerra in Ucraina. Encomiabile il lavoro di coordinamento che ha avviato il Prefetto di Potenza”.
Così il presidente della Regione, Vito Bardi, ha commentato la costituzione del Comitato di coordinamento della pianificazione degli aiuti a livello territoriale, guidato dal Prefetto Michele Campanaro, con il coinvolgimento della Protezione Civile, di tutti gli organismi territoriali competenti, delle Forze dell’ordine, delle associazioni umanitarie, di volontariato e delle Caritas Diocesane.
Sono due le linee di intervento su cui opererà il Coordinamento territoriale. La prima sarà di supporto logistico, mettendo a disposizione materiale e attrezzature da campo immagazzinato nei depositi, nonché fornendo un elenco dettagliato di farmaci e presidi ospedalieri da inviare ai rifugiati, avvalendosi anche del supporto di associazioni e Protezione Civile.
La seconda linea di intervento sarà di tipo organizzativo: la Prefettura di Potenza attiverà le procedure per l’accoglienza di rifugiati e di richiedenti asilo in strutture temporanee. I profughi ucraini saranno accolti nei Centri di accoglienza straordinaria (Cas) e nella Rete dei sistemi di accoglienza e integrazione (Sai) dislocati in diversi Comuni della Provincia, in corso di allargamento.
L’Azienda Sanitaria di Potenza (ASP) garantirà l’espletamento delle azioni necessarie, anche sotto il profilo del contenimento del contagio da Covid-19, attraverso una attività di screening e di somministrazione dei vaccini, mettendo a disposizione le tre strutture già operative in provincia, nel caso di eventuali positività al virus Sars-Cov 2.
“In Basilicata – ha dichiarato il presidente Bardi – si sta tessendo una fitta rete solidaristica che dimostra, ancora una volta, lo spirito altruistico ed empatico dei lucani”.