A SAN SEVERINO LUCANO LA FESTA DELLA MONTAGNA DEL CAI, DOMENICA 24 SETTEMBRE
Sarà San Severino Lucano il teatro della “festa della Montagna” del CAI che si terrà domenica 24 settembre.
Tocca, quest’anno, alla Sezione di Lagonegro l’onore e l’onere dell’organizzazione della
Festa regionale della Montagna, l’appuntamento annuale che riunisce i soci delle quattro
sezioni del CAI di Basilicata.
L’evento si terrà a Madonna di Pollino, luogo che per le bellezze naturalistiche che
custodisce ben rappresenta non solo il territorio del Parco del Pollino ma tutta la Basilicata.
Nel corso della giornata, saranno organizzate diverse attività escursionistiche con partenza dal Rifugio Pino Loricato: punto di riferimento della festa, nonché punto di riferimento per il Sentiero Italia CAI.
“La festa è aperta a tutti, non solo ai soci” spiega il presidente della sezione CAI G. De Lorenzo di Lagonegro, Vincenzo Daniele Gulfo. “Sarà l’occasione per vivere un momento piacevole di condivisione e di conoscenza della Montagna, in uno scenario di grande pregio paesaggistico”. I partecipanti potranno scegliere tra le diverse escursioni proposte, che percorreranno i sentieri tracciati dai volontari CAI, comprese le attività del CAI Giovani e delle Commissioni di Montagna terapia e di Tutela Ambiente Montano.
“Non possiamo che essere lieti per la scelta del nostro territorio quale meta per la festa della montagna promossa dal CAI, afferma il sindaco Franco Fiore, la montagna è valori, tradizioni, natura, antichi saperi, sostenibilità e grazie alla festa del Cai almeno per una giornata,ma speriamo si possa continuare, sperimenteremo il recupero del senso dell’identità territoriale e delle attività del bosco. La giornata sarà un momento per riscoprire la cultura delle nostre montagne dove la natura si incontra con un patrimonio fatto di tradizione e amore per il territorio”.
La partenza delle escursioni è fissata alle ore 09.00. Ma le attività non si fermano alle escursioni! Alle ore 16.00, i Radio Lausberg chiuderanno la Festa con un concerto.
Non ci resta, quindi, che metterci lo zaino in spalla e, con lentezza, scoprire I nostri luoghi…e anche un pò noi stessi!
l’addetto stampa