Nubifragio, a che punto siamo e quali le prospettive?
Sono passati 9 giorni dall’evento che ha colpito il territorio tortorese e le informazioni “Istituzionali” ad oggi non sono molte, tranne gli effetti di qualche Ordinanza, conosciamo solo le notizie riportate da nota testata giornalistica locale che almeno ci informa e che bisogna ringraziare per l’interesse che sempre manifesta.Il tempo passa e i cittadini vorrebbero sapere di atti, interventi e tempi di realizzazioni, tant’è che già la scorsa domenica 16 ottobre chiedevo che … “ sarebbe opportuno convocare un Consiglio Comunale urgente per mettere a conoscenza i consiglieri tutti e la cittadinanza dello stato emergenziale e relativi atti, prima che tutto diventi definitivo e difficilmente modificabile.”Ma non è stato possibile né questo, né, per il momento, un diverso incontro per conoscere, indicare necessità ed eventualmente proporre attività amministrative e politiche.Evidente che l’Amministrazione non ha avuto tempo oppure ritiene di bastare a se stessa e di fare da sola, nel nascondimento e senza disturbi, certo l’importante è che faccia bene e presto ma è anche giusto che la collettività ne sia coinvolta e partecipata attraverso la conoscenza, ne ha diritto.Infatti in questi giorni visitando le zone “alluvionate” i cittadini chiedono, vogliono sapere, non solo quelli colpiti da danni ma tutti.In attesa di qualche incontro o adunanza che mi auguro possa esserci la prossima settimana (meglio tardi che mai), e considerato che proprio ieri è stato convocato per il 27 ottobre consiglio comunale con argomenti diversi dall’alluvione e dalla situazione di emergenza, cosa che ritengo inusuale ed incomprensibile visto il periodo particolare che stiamo vivendo;tali richieste di diversi cittadini le rendo pubbliche con l’auspicio che prima o poi qualcuno possa rispondere, anche perché a mente fredda occorre analizzare e riflettere, vedere gli errori e correggerli per non ripeterli in futuro.Non si comprende del perché il 12 ottobre, giorno prima del nubifragio, non sia stata diramata da parte del Sindaco quale primo responsabile della Protezione Civile Comunale, l’allerta meteo di colore arancione e nemmeno l’allerta del giorno 13 pomeriggio che indicava un maggiore stato di pericolosità per superamento soglie di evento in corso, che faceva espresso riferimento al territorio di Tortora; cosa che invece hanno fatto altri Comuni viciniori.Su questo non si scherza ne mai devono essere presi alla leggera, la superficialità genera effetti devastanti ed in tanti si è rischiato la vita; quasi sempre il senno di poi è avvolto nelle lacrime.Visti gli investimenti e spese fatte in questi anni dall’amministrazione comunale, e ben risaputo che diverse zone sono interessate da rischio idrogeologico, ci si chiede come mai non si è provveduto ne si provvede opportunamente ed a periodi stabiliti alla pulizia e manutenzione di canali, scoli e griglie, non solo del Vallone del Ponte, ma di tutto il territorio comunale che dalle località montane alla marina versano da tempo in stato di abbandono, questo avrebbe sicuramente alleviato e ridotto l’effetto delle pur abbondanti piogge.Tra l’altro proprio il giorno dell’alluvione alcuni cittadini chiedevamo pubblicamente maggiore attenzione alla cura del territorio montano.Non si vogliono addossare colpe e responsabilita, non è questo il punto, alcune situazioni si scoprono purtroppo quando accadono, ma di certo in seguito dovrà radicalmente cambiate l’approccio e l”ottica di guardare il territorio, nessuno dovrà più sbagliare E’ importante inoltre far sapere se corrisponde al vero che la Protezione Civile Regionale abbia qualche “perplessità” a riconoscere la stato di calamità; se così fosse significherebbe esporre il Comune ad un esborso finanziario notevole che andrebbe a compromettere la tenuta dei conti e qualsiasi altra iniziativa sul territorio; in questo caso diventa necessaria la mobilitazione di tutti ed a ogni livello affinché non accada perché sarebbe un disastro nel disastro, pregiudicando altresì il ristoro dei danni non solo ai beni pubblici ma anche ai privati.Conoscere i programmi immediati, a breve e medio termine, di dove, come e quando intervenire con una mappatura delle zone colpite e quindi più fragili, metterà tutti nelle condizioni di affrontare il domani con più serenità anche in vista di piogge e temporali che l’approssimarsi della stagione invernale non farà mancare, avendo cura di allertare per tempo la collettività.Quali i propositi in particolare per il borgo storico, già in via di rassegnazione, che rischia di rimanere isolato e ancor più abbandonato in seguito a forti condizioni di disagio, specie per I soggetti più deboli.Ciò che è possibile fare è sempre prerogativa dell’essere “umano” ma si fa se trova sensibilità, impegno e determinazione da parte di persone che decidono di realizzarlo.Questo è ciò per cui dovremmo impegnarci tutti ed in particolare chi ha specifiche responsabilità a tutela della vita di una comunità.Sono giorni di gran lavoro per la macchina comunale a cui va il ringraziamento come cittadino e consigliere comunale per quanto fatto e per il molto ancora da fare, in particolare alla Polizia Municipale che pur ridotta in personale e mezzi s’impegna instancabilmente.Ci si augura che il comune, oltre una specifica mappatura abbia redatto un programma di interventi che assicurino a breve la manutenzione e cura dell’intero territorio tortorese.Quali sono le prospettive dipende da ciò che non si è fatto e da quello che si farà nel prossimi giorni e mesi, questo dovrà dircelo l’amministrazione comunale.
Tortora 22/10/2022
Raffaele PapaConsigliere Comunale