OCULISTICA: A VENOSA DUE SALE OPERATORIE ABBATTONO I TEMPI DI ATTESA
D’Angola: “i tempi di attesa per interventi di cataratta scenderanno a 60 giorni”. A ottobre riapre la Radiologia per esterni.
Medici di Medicina Generale: ricorso alla procedura SISAC per fronteggiarne la carenza in tutta la regione.
L’annuncio era stato dato nelle scorse
settimane: il P.O.D. di Venosa si sarebbe dotato presto di una seconda sala
operatoria per gli interventi di cataratta contribuendo così a ridurre
ulteriormente i tempi di attesa per tale prestazione. Il Direttore Generale
f.f. dell’Asp Basilicata, Luigi D’Angola, “in linea con gli indirizzi regionali
tesi ad una progressiva strutturazione ed al potenziamento dell’offerta
prestazionale presso la struttura venosina” rende noto che da lunedì 26
settembre è attiva anche la seconda sala operatoria di oculistica, grazie
all’integrazione dell’equipe infermieristica ed alla dotazione di un secondo “facoemulsificatore”.
Si tratta di uno strumento utilizzato per effettuare gli interventi di
cataratta che, attraverso ultrasuoni ad altissima frequenza e mediante una
sonda, consente la frantumazione e l’aspirazione del cristallino. Grazie a tale
strumentazione, l’intervento avviene con la massima sicurezza e permette al
paziente di avere una celere ripresa funzionale oculare. Per D’Angola “era
fondamentale aprire la seconda sala operatoria a Venosa per consentire di
operare in contemporanea su due tavoli diversi e potenziare l’offerta
prestazionale con conseguente ulteriore abbattimento dei tempi di attesa che,
ad oggi, sono a 115 giorni per gli interventi di cataratta”. Obiettivo è quello
di ridurre a breve i tempi di attesa scendendo al di sotto dei 60 giorni e-
aggiunge il Direttore Asp- “di strutturare il polo oculistico di Venosa come
riferimento elettivo della chirurgia ambulatoriale oculistica al fine di una
più efficace azione di contenimento delle dinamiche di mobilità passiva.
Inoltre, si tende a conseguire anche una più compiuta ed organica
strutturazione dell’offerta di prestazioni presso il POD venosino tanto che il
prossimo obiettivo è il ripristino anche delle attività di Radiologia”. A tal
proposito c’è già l’annuncio della Asp per cui dal prossimo primo ottobre
riprenderanno le attività
radiologiche per
esterni che, nella fase iniziale, saranno articolate nei pomeriggi del
mercoledì e del venerdì dalle 14.30 alle 19.30.
Particolare soddisfazione viene espressa
dall’Assessore alla Salute della Regione Basilicata, Francesco Fanelli per il
quale “va riconosciuto il merito del personale operante presso la struttura
della città oraziana, grazie al quale è possibile procedere senza inerzie sulla
strada della progressiva ripresa delle attività del POD in linea con gli
impegni assunti dalla Regione quando, a causa dell’emergenza COVID, le stesse
avevano subito una battuta d’arresto”.
Novità anche relativamente alla copertura delle
zone carenti per la Medicina Generale: la Basilicata è tra le regioni che hanno
fatto ricorso alla procedura “SISAC” per l’attribuzione delle zone carenti
residue. Per assicurare la presenza del Medico di Base in ogni Comune afferente
alle Aziende Sanitarie di Potenza e Matera, l’ASP di Potenza in qualità di soggetto
delegato dalla Regione Basilicata, ha pubblicato lo scorso 23 settembre sul
sito www.sisac.info.it l’elenco delle zone carenti residue di
assistenza primaria della Regione. Così come specificato dal Direttore
D’Angola, “con tale pubblicazione effettuata peraltro in tempi brevissimi
rispetto all’ultimazione della procedura ordinaria di assegnazione, l’Azienda
pone in essere un ulteriore tentativo per riuscire a fronteggiare l’attuale
situazione di emergenza riguardante la difficoltà di reperimento di medici
disposti ad assumere incarichi nella medicina di base”.