Successo al Cibus 2022 per il Consorzio di Tutela del Caciocavallo Silano Dop
Uno stand come una sala da pranzo per accogliere i buyer interessati al formaggio
Dopo la conclusione dell’edizione 2022 di Cibus, la fiera dell’alimentare Made in Italy che si tiene ogni due anni a Parma e che dopo la pandemia ha rappresentato il primo evento importante svoltosi finalmente in presenza, il Consorzio di Tutela del Caciocavallo Silano Dop traccia, con grande soddisfazione, un primo bilancio.
60mila operatori professionali registrati tra gli stand, di cui 3mila top buyer esteri e altrettanti espositori a maggioranza italiana.
E’ tra questa realtà, fatta di numeri ritornati quasi a quelli della pre-Covid, che il Consorzio di Tutela del Caciocavallo Silano Dop si è calato per cinque giorni riscuotendo enorme successo.
Siamo davvero felici di essere tornati a questo appuntamento importante per far conoscere il prodotto su nuovi mercati, ha sottolineato il Presidente del ConsorzioVito Pace. Contenti di aver concentrato le risorse su una iniziativa che ha fatto crescere la visibilità del nostro marchio. Lo stand del consorzio è stato visitatissimo. Tanti, tra cui molti stranieri, hanno acconsentito a compilare un questionario di gradimento accomodandosi nell’area dello stand allestito come una familiare sala da pranzo tra tavoli quadrati e sedie in paglia e struttura in noce massello, ceste di vimini e giare di rame, anticamente utilizzate per contenere il latte, inebriati dal prelibato profumo del caciocavallo appeso alle travi.
Allestimento in sintonia con la genuinità di un prodotto con una tradizione trentennale garantita dal disciplinare.
Archiviata, dunque, con grande soddisfazione e successo la partecipazione al Cibus di Parma lo sguardo del Consorzio è già rivolto verso altri eventi a cui partecipare tra cui TuttoFood, la fiera internazionale di Milano per ulteriori incontri e innovativi progetti.
Informazioni sul Consorzio:
Il Consorzio di tutela del Formaggio Caciocavallo Silano Dop è il più grande del Centro Sud. E’ un consorzio interregionale cioè che abbraccia cinque Regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia. Una storia antica, tanto che troviamo dei cenni storici, degli scritti, che attestano che fosse il formaggio preferito di Garibaldi e che assume il nome silano perché la Calabria fu la prima regione a valorizzarlo. Ma il disciplinare unico ne garantisce le stesse caratteristiche in ogni territorio, nonostante sia prodotto in due formati diversi, troncoconico tipicamente calabro e a palla tipico delle altre regioni. Insomma quando la qualità resiste nel tempo e soprattutto nel caso dei prodotti agroalimentari la modernità non ne modifica la genuinità, vuol dire che la sua presenza rappresenta più che un semplice alimento.