“Cultura che cura”: il welfare culturale per la rigenerazione di Latronico
E’ il welfare culturale l’asse della strategia di rigenerazione culturale e sociale del comune di Latronico candidata al Bando Linea di intervento B finalizzata alla realizzazione di Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale di almeno 229 borghi storici, promosso dal Ministero della Cultura.
“Il progetto “Cultura che cura” vuole creare un sistema territoriale in cui si progettano servizi culturali di carattere innovativo, a impatto sociale e si creano su basi scientifiche nuove risposte a bisogni specifici di salute, benessere, inclusione ed empowerment di segmenti di popolazione: persone affette da alcune patologie, bambini in riabilitazione e i loro career, giovani, rifugiati, donne”, commenta il sindaco Fausto De Maria.
“Questa strategia è saldamente ancorata al nostro territorio, alla sua vocazione, e gli assi su cui è costruita può dare nuove opportunità di residenzialità e lavorative a giovani e professionisti, tanto del mondo della cultura quanto di quello socioassistenziale” – continua il sindaco.
I servizi e le attività culturali del progetto si realizzeranno all’interno di una cornice di patrimonio culturale, nella forma del museo o del sito storico-artistico o di valenza ambientale: luoghi densi di significato, attraverso una robusta piattaforma di interazione collaborativa fra discipline diverse.
Oltre a interventi che aprono i luoghi e le risorse del patrimonio, delle arti visive o performative ad attività finalizzate alla cura, riabilitazione, sostegno, empowerment, molti altri sono finalizzati a portare l’arte e la cultura nei luoghi della cura: corsie di ospedale, ambulatori, RSA, centri per la cura di alcune patologie (disturbi dell’alimentazione, dipendenze, disturbi dello spettro autistico), SPRAR.
Le principali linee di intervento sono:
1. Creazione della Casa della Cultura che Cura all’interno di Palazzo Maturi (immobile da recuperare (per la progettazione per la produzione di progetti innovativi, tra i partner in rete con altre realtà culturali regionali e nazionali, residenze artistiche/creative);
2. Potenziamento offerta culturale attraverso la progettazione e realizzazione di un Festival “Benessere in-Comune” delle produzioni della community della cura (spettacoli, installazioni, concerti, performances) a impatto 0;
3. Co-produzioni con le istituzioni culturali locali e regionali;
4. Progetti di formazione (Laboratori scuola/teatro – Laboratori di narrazione/lettura – educazione permanente – Corsi di alta formazione e Summer school – Laboratori culturali (artigianato artistico, audiovisivo, musica) con persone con disabilità – Laboratori artistici rivolti giovani e adulti in condizioni di particolare fragilità personale o sociale, rivolti anche al personale socio-sanitario e ai caregiver;
5. Organizzazione di percorsi formativi e di orientamento – destinati in particolare a donne, NEET e disoccupati – per incrementare il livello di occupazione nel settore culturale, creativo e socio-assistenziale-sanitario;
6. Rafforzamento del marketing territoriale in rete col GAL (itinerari, comunicazione, rendicontazione non finanziaria) per posizionare Latronico nel mercato turistico come destinazione benessere e di turismo lento e responsabile.
“Numerosi i partner pubblici e privati che hanno aderito alla strategia, operatori e associzioni della filiera culturale e creativa, Alsia, Parco Nazionale del Pollino, Gal La Cittadella del Sapere, Fondazione ANT, IRCCS Fondazione Stella Maris Onlus, Auxilium, Medihospes, Universosud, e che ringrazio per la sensibilità e l’interesse con cui hanno condiviso l’idea progettuale.
Crediamo molto in questo progetto e fin da subito attiveremo tavoli di coprogettazione con realtà locali e nazionali per avviare alcune sperimentazioni innovative” , conclude il sindaco De Maria.