Presentato il nuovo Rapporto ASviS sui Territori e l’Agenda 2030. Fondazione Appennino tra i partner e relatori.
Oggi, 2 dicembre, l’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile ha divulgato i risultati della seconda edizione del Rapporto sui Territori. Tra i protagonisti dell’evento è stata Fondazione Appennino, con la partecipazione tra i relatori del direttore Piero Lacorazza.
È stata infatti un’occasione in cui si è rinnovato il contributo attivo della Fondazione a questo strumento che ha lo scopo di misurare il posizionamento degli enti locali rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Lo scorso anno, infatti, nella prima edizione del Rapporto, Fondazione Appennino rientrò tra le 44 buone pratiche con il progetto GOAL 2030, ideato in collaborazione con The Data Appeal Company per misurare e monitorare l’impatto e l’efficacia delle azioni intraprese sui territori per realizzare l’Agenda 2030.
«Quella di produrre indici di misurazione dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030, – racconta Piero Lacorazza – è stata l’idea di Fondazione Appennino da cui nasce anche l’interesse di ASviS, l’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile di cui la nostra Fondazione è partner dal 2019, verso una realtà che porta con sé la conoscenza profonda dei territori e delle aree interne con una visione che accolga un’innovazione “necessaria e compatibile”. Con ASviS ed altri partner stiamo operando su questa prospettiva, i cui primi risultati sono stati presentati lo scorso 20 ottobre proprio all’interno del Festival dello Sviluppo Sostenibile».
E’ infatti sempre più necessario produrre indicatori aggiornati, come testimonia proprio il Rapporto ASviS sui Territori che anche quest’anno misura ed analizza il posizionamento di regioni, province e città metropolitane, delle aree urbane e dei comuni, rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Il Rapporto permette infatti di comprendere se e in che misura le diverse aree del Paese si stanno muovendo su un sentiero orientato alla sostenibilità economica, sociale e ambientale, a soli 9 anni dalla scadenza fissata dal piano d’azione delle Nazioni unite, firmato da 193 Paesi, Italia compresa.
La presentazione del rapporto ha visto il ruolo attivo dunque anche della Fondazione Appennino, in virtù del contributo offerto da Lacorazza alla stesura del piano ed alla sua presentazione, con particolare attenzione alle opportunità ed alle emergenze che riguardano il Sud. “Saranno oltre 200 miliardi da investire al Sud – ha avvertito Lacorazza nel suo intervento – tra PNRR, Piano per il Sud 2030 e REACT-EU e programma complementare. Per poter investire in azioni orientate allo sviluppo sostenibile, occorre considerare innanzitutto che Nord e Sud sono uniti dalla crisi ma non devono essere divisi dalla ripartenza, e questo vale anche per le aree interne. Come per il Sud, infatti, anche e soprattutto per le aree interne serve immaginare norme applicative che aiutino a superare le disuguaglianze tra territori, che garantiscano le modalità e vincolino gli investimenti, partendo dalla consapevolezza della crisi demografica, culturale e strutturale in atto, per la quale occorre oggi prevedere l’inversione di tendenza”.
L’evento si è tenuto online e trasmesso in streaming dalla pagina Facebook dell’ASviS, dal canale Youtube e dal sito asvis.it. e condiviso sulla pagina facebook di Civiltà Appennino. Ed il programma ha visto importanti ed autorevoli partner e relatori:
Pierluigi Stefanini, Presidente dell’ASviS e Marcella Mallen, Presidente dell’ASviS,
Walter Vitali, Co-coordinatore del Gruppo di lavoro sul Goal 11 dell’ASviS, Federico Olivieri, Area ricerche di ASviS, Silvia Brini, ISPRA, Co-coordinatrice del Gruppo di lavoro sul Goal 11 dell’ASviS, Carlo Fontana, Condirettore TGR RAI, Mirian Cominelli, Assessore Comune di Brescia, Piero Lacorazza, Direttore della Fondazione Appennino, Michele de Pascale, Sindaco di Ravenna e Presidente dell’Unione Province d’Italia, Roberta Lombardi, Assessora Transizione ecologica e trasformazione digitale della Regione Lazio, Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili.
Alleghiamo il link al documento, materiale fotografico e le parti del rapporto che hanno visto il contributo e la cura di Piero Lacorazza, direttore della Fondazione Appennino.
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Fondazione Appennino
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