Diocesi di Cassano All’Ionio: VII ASSEMBLEA Ecclesiale DIOCESANA
Dopo aver sviluppato nelle precedenti assemblee il tema della fede indebolita dalla crisi educativa e dai processi di scristianizzazione, attraverso la via della parrocchia quale luogo immagine della comunità ecclesiale e la via del Battesimo quale germe di rinnovamento e verifica della tenuta delle nostre comunità, la diocesi di Cassano All’Ionio nei giorni 10 -11 e 18 settembre p.v. si ritrova convocata dal suo vescovo mons. Francesco Savino, a celebrare la sua settima Assemblea diocesana, dal titolo: “Una chiesa sinodale: come?”
Da più parti, e continuo, è il tentativo di estromettere la fede dalla vita pratica e civile delle persone, pensando che il cristianesimo sia soltanto un problema di cuore, cioè intimo, privato. In generale, il laicismo non credente e ateo tollera la fede cristiana come una «opinione» tra le altre: si può credere quello che si vuole, purché non si pretenda che la fede vissuta dica la verità dell’uomo e della storia o che esca dai templi delle chiesa. La religione in Italia ha perso il vincolo della osservanza ed è diventata sempre più oggetto di preferenza. È molto diffuso l’individualismo del credere che può dar vita a percorsi religiosi autonomi. Non a caso, il nostro vescovo, nel documento programmatico per il Sinodo: “Il popolo ha sete”. Crisi e futuro di cristianesimo” riecheggiando una espressione del teologo protestante Paul Tillich, che già a cavallo degli anni ‘60 del secolo scorso parlava di ingresso nell’epoca postcristiana, si chiede: “il messaggio cristiano, specialmente la predicazione cristiana, è ancora rilevante per le persone del nostro tempo?
Anche la nostra Chiesa vive questa crisi di crescenza, ma nel suo intimo va rintracciando conversione alla scuola del suo Signore, per farsi più attenta alla sua parola, per imparare a decifrare i “segni dei tempi” e soprattutto per ricompattarsi dopo lo sfaldamento ingenerato dal tumultuoso cambiamento epocale e ritrovare la libertà di servire in povertà e letizia la causa del Regno.
Da alcuni anni, infatti, attraverso le programmatiche assemblee settembrine, sempre più ricche di provocazioni e di stimoli, si va interrogando su come rendersi testimone credibile del Risorto e su quali strategie privilegiare per intervenire efficacemente nell’opinionismo transculturale che tipicizza l’oggi della storia.
Perciò nei giorni 10 -11 e 18 settembre – conclusioni del vescovo – ci ritroveremo, secondo il programma stabilito, aiutati dagli illustri relatori, a pregare, a riflettere insieme, a verificare, a scoprire carenze ed ombre oltre che segnali luminosi, che accennano a fioriture novelle. Ciò facendo ci predisponiamo con uno slancio più generoso e rinnovato a vivere la grazia del Sinodo.
Come si può partecipare all’Assemblea? In osservanza alle norme anti contagio del Virus COVID-19, i Sacerdoti, Diaconi e aspiranti diaconi, Religiosi/e, i seminaristi e i delegati laici delle comunità parrocchiali, nei giorni 11 e 12 si ritroveranno ognuno nelle proprie vicarie di appartenenza: la Vicaria di Castrovillari presso la parrocchia San Girolamo in Castrovillari; la Vicaria di Cassano presso la parrocchia Sacri Cuori di Gesù e di Maria in Lauropoli; la Vicaria dell’Alto Jonio presso la parrocchia Cuore Immacolato di Maria in Trebisacce. Le relazioni saranno trasmesse in diretta streaming con i relatori in presenza da Castrovillari. E tutti gli altri rimarranno esclusi? Assolutamente no, chiunque vorrà potrà seguire l’Assemblea in diretta streaming attraverso i canali social e dal sito della nostra Diocesi.
L’assemblea di quest’anno, dal titolo emblematico: “Una chiesa sinodale: come?”, secondo i propositi del nostro vescovo, vuole essere un pre-ingresso nell’ormai prossimo Sinodo.
Il Sinodo, altro non è che un cammino di verità, di radicalità, di totalità ed è l’occasione – secondo il nostro vescovo – per ritrovare la strada della vita, la vera strada negli impervi sentieri della storia, oggi.
“Il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio” va sostenendo con ardore apostolico Papa Francesco! Una Chiesa sinodale, non può limitarsi a descrivere il dramma, né porsi come dirimpettaia nella concorrenza ideologica, di influenze e così via, ma come rottura come novità radicale, come alternativa in Cristo. E se come chiesa vogliamo instradare il mondo sulle piste di Dio, dobbiamo fare Pasqua – ha ribadito mons. Savino – convertirci all’uomo nuovo, lasciando dietro tutti i nostri idoli. La vera Chiesa non nasce organizzativamente ma nella vitale esperienza del cristo risorto e glorificato.FacebookTwitterWhatsAppTelegram