Sanità, avevamo ragione.
di Raffaele Papa
Per i cittadini calabresi finalmente una buona notizia, la Corte Costituzionale ha stabilito che la sanità può e deve tornare alla Calabria e che un commissariamento così lungo ed inefficace ha provocato solo danni economici ed effetti nefasti per la salute e la vita di tutti.
La Consulta con la Sentenza n.168 statuisce che il commissariamento perpetrato da oltre 10 anni dalle forze politiche che si sono avvicendate al Governo Nazionale è incostituzionale e lo Stato è risultato essere lontano o colpevolmente assente.
Una nota di soddisfazione per tutti noi che in questi anni abbiamo battagliato senza tregua contro una gestione commissariale assurda, inefficace e spesso incompetente, artefice di criticità notevoli alla rete ospedaliera, alla rete oncologica,all’emergenza urgenza ed all’assistenza territoriale quasi del tutto inesistente, così come puntualmente rilevato e verbalizzato dai vari tavoli ministeriali senza che però se ne opponesse rimedio.
In Calabria, a causa di queste scelte scellerate, il rispetto dei livelli essenziali di assistenza non è mai esistito per tutta la lunga fase gestita da vari commissari nominati da una classe politica troppo superficiale, con l’aggravante che il debito sanitario è andato sempre più aumentando per effetto di una spesa che ha raggiunto limiti impossibili da coprire con le sole risorse regionali.
Bene, ora tutto potrà cambiare e molto dipenderà dal nuovo Presidente e dalla nuova
Giunta che i calabresi avranno la possibilità di scegliere alle prossime ed imminenti elezioni regionali.
Si tratta di essere foduciosi ma nel contempo determinati affinché quanto stabilito venga ad essere trasformato in atti concreti.
Raffaele Papa