A “Memorie Migrate” in anteprima il documentario su De Rosa, il castelluccese che inventò il metallo argentino
E’ in programma sabato alle ore 21, in piazza San Nicola a Castelluccio Inferiore, l’evento “Memorie Migrate” dedicato al ricordo di Francesco De Rosa, castelluccese illustre in quanto scopritore del metallo argentino. La serata, condotta da Barbara Capponi, giornalista del Tg1, prevede la cerimonia di consegna dei “Premi Migrazione”, degli interventi musicali dedicati all’Argentina e la proiezione in anteprima del documentario “Lucani in Argentina”, appunti per un documentario su De Rosa, realizzato in collaborazione con la Regione Basilicata, Dipartimento Presidenza, ufficio sistemi culturali, turistici, cooperazione internazionale. Nel corso della serata, patrocinata dalla locale amministrazione comunale, il sindaco Paolo Campanella, e Egidio Sproviero renderanno noti i risultati della ricerca. “ Come tanti castelluccesi, anche De Rosa parte da Genova per il Sud America nel 1892 in cerca di fortuna con un biglietto di terza classe – racconta Campanella – e Buenos Aires offrirà un’opportunità di successo al nostro concittadino che il 22 novembre del 1901 depositerà il brevetto del Nikel de la Plata. La stampa dell’epoca di Buenos Aires darà ampio risalto alla scoperta”. Dal documentario si scopre che De Rosa realizzò anche un prototipo di moneta nelle officine Bellagamba e Rossi di Buenos Aires e presentò al governo argentino la sua proposta con la speranza che fosse accolta. “ Purtroppo rimase solo un prototipo – aggiunge il sindaco – perché le autorità argentine non diedero esito positivo. Tuttavia questo nuovo metallo sarà utilizzato per molti anni nel settore navale e per la realizzazione di vari oggetti”. Ma quanto è stata difficile l’attività di ricerca su De Rosa? “Avevamo pochi elementi concreti: una targa posta sulla facciata di un palazzo in vico Veneranta e l’atto di nascita nei registri del Comune, grazie a Egidio Sproviero che in questi anni ha condotto la ricerca con passione e tenacia quest’anno siamo riusciti finalmente a recuperare i documenti del brevetto. Oggi – conclude il sindaco di Castelluccio inferiore – siamo in grado di valutare tutto con cognizione di causa”.