La cultura della sicurezza alimentare: aspetti normativi e strumenti di applicazione
La sicurezza alimentare è un tema chiave per la salute e il benessere degli abitanti sia dei paesi sviluppati che dei paesi in via di sviluppo. La FAO ha stimato che l’impatto mondiale delle malattie veicolate da alimenti è di circa 600.000.000 di casi ogni anno, con circa 420.000 di morti (prevalentemente in paesi in via di sviluppo), e una perdita di 33.000.000 di DALY (Disability Adjusted Life Years). In Europa, il più recente rapporto sulle malattie veicolate da alimenti dell’EFSA e del ECDC, riporta per il 2018, 5175 episodi epidemici, con 327.011 casi e 504 morti notificate, anche se il numero di casi è probabilmente 10-100 volte superiore. Il costo per la società è enorme, perché è stato stimato che il costo di un singolo caso possa essere vicino a 1.600 euro. L’Italia e l’Unione Europea adottano un complesso sistema di azioni “dalla fattoria alla forchetta” per garantire la sicurezza alimentare, in un approccio integrato che si basa sulla responsabilità degli operatori del settore agricolo, della trasformazione ma anche della distribuzione e ristorazione nell’attuare misure preventive a tutela dei consumatori, al ruolo delle istituzioni locali e nazionali nel controllo ufficiale, a quello degli organismi nazionali e comunitari nella vigilanza sul funzionamento del sistema sulla sua regolamentazione su basi scientifiche. La legislazione europea sulla sicurezza alimentare è fra le più avanzate al mondo e, dopo una profonda riforma all’inizio di questo secolo, con la promulgazione dei regolamenti del cosiddetto “Pacchetto igiene”, sta subendo ulteriori adattamenti. In particolare, il Regolamento UE 2021/382 ha modificato il Regolamento CE 852/2004, il regolamento principale sull’igiene degli alimenti, introducendo l’obbligo per le aziende di promuovere in maniera attiva la cultura delle sicurezza alimentare. In occasione della giornata mondiale della sicurezza alimentare l’Ordine dei Tecnologi Alimentari di Basilicata e Calabria e la Scuola SAFE dell’Università degli Studi della Basilicata (7 giugno 2021 – ore 10.30) promuovono un incontro sui temi della cultura della sicurezza alimentare. Si discuterà con gli attori principali di questo processo (professionisti, come tecnologi e veterinari, impegnati nella gestione e controllo della sicurezza, responsabili del controllo ufficiale, docenti e ricercatori, consumatori, amministratori pubblici) di come sia possibile sviluppare azioni di rete per promuovere una cultura della sicurezza alimentare, per tutelare la salute dei consumatori e rendere disponibili alimenti sicuri, di qualità e rispettosi della cultura e della tradizione locale a mercati sempre più ampi ed esigenti. Questo incontro fa parte del ciclo di iniziative di public engagement SAFE41Health, che hanno lo scopo di promuovere e illustrare il ruolo delle scienze agrarie, alimentari e forestali, nell’approccio globale alla tutela della salute degli ecosistemi, degli animali e dell’uomo.