Il Ministero della Cultura sottopone a tutela la “Civita” di Marsicovetere
Il sindaco Zipparri:”Si aggiunge un elemento prezioso nel percorso di valorizzazione del mio territorio“
Marsicovetere 31 Maggio 2021_Con grande soddisfazione l’Amministrazione comunale di Marsicovetere ha recepito il Decreto del Segretariato Regionale del Ministero della Cultura (MIC) emanato lo scorso 01 aprile, con il quale la località “Civita” è stata riconosciuta di interesse culturale, particolarmente importante per i rilevanti aspetti archeologici, ai sensi degli artt. 10 comma 3 a), 13 e 14 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio). Con il Decreto l’immobile è stato sottoposto, infatti, a tutela da parte del MIC.
La località individuata con il toponimo di “Civita” di Marsicovetere è stata proposta da storici ed eruditi quale bene da sottoporre a tutela per le importanti rilevanze storiche ed archeologiche. Giuseppe Antonini nella sua opera La Lucania. Discorsi di Giuseppe Antonini Barone di S. Biase, riporta la Civita come luogo dove sorgeva la “Vertina”, citata da Strabone tra i piccoli centri lucani insieme a “Grumentum” e “Calasarna”.
Dinu Adamesteanu, fondatore dell’archeologia lucana, segnala le sue vestigia come possibile abitato fortificato indigeno lucano, ipotizzando un insediamento antico e medievale, in seguito spostatosi a Marsicovetere. Le tracce del fossato hanno fatto ipotizzare i resti di un castello di vetta che trova confronti nei siti di Torre di Satriano e Santa Maria d’Irsi. La presenza nei dintorni dell’altura di una rete di evidenze archeologiche di IV-III sec. a. C., individuate dalla Soprintendenza durante le attività di archeologia preventiva, fa supporre che l’abitato fortificato della “Civita” fosse un vero e proprio central place durante l’età del ferro e in particolare nella fase ellenistico-lucana.
Infine, sono presenti i ruderi di una chiesetta, forse a navata unica, con abside sul lato corto orientale, che i cittadini del luogo dicono dedicata a San Nicola per via del toponimo popolare dell’altura, ancora riconosciuta come Tuppo San Nicola, e la cui fondazione, secondo storici locali, sarebbe connessa alla presenza dei monaci italo-greci nel territorio. La chiesa doveva risultare presente già ai tempi dello storico Pacichelli, che menziona i resti di una chiesa sulla “Civita”, detta Santa Maria della “Civita”.
Tradizionalmente in quest’area viene collocato il primo nucleo medievale di Marsicovetere, insediato in seguito all’abbandono della Villa romana, che poi si spostò presso l’odierno centro storico di Marsicovetere già nel X-XI secolo.
<<Ringrazio il Ministero della Cultura ed il Segretariato regionale per la Basilicata, da esso dipendente, per la grande attenzione data al mio territorio>>, ha dichiarato il sindaco di Marsicovetere, Marco Zipparri. <<Si aggiungono tasselli importanti e preziosi nel percorso di valorizzazione e di promozione utili allo sviluppo del turismo, settore strategico per il futuro dei nostri comuni>>, ha concluso Zipparri.