“Tasse e Covid a Praia a Mare: aiuti e chiarezza? Zero”
“Con la manovra tariffaria nessuno sgravio sulle tasse per i cittadini di Praia a Mare che, anzi, dovranno pagare qualcosa in più per mantenere le lampade votive sulle tombe dei loro cari”.
Antonino De Lorenzo, consigliere di minoranza a Praia a Mare, mette in evidenza il comportamento dell’attuale governo cittadino che pare insensibile di fronte alle difficoltà della popolazione a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19.
“In tempo di pandemia – precisa -, spesso noi cittadini non abbiamo potuto neanche onorare degnamente i cari estinti, aggiungendo sconforto al dolore.
Tuttavia, la Giunta di Praia a Mare ha pensato bene di mantenere inalterate le tariffe su rifiuti, acqua e altri servizi, aumentando però quella sulle lampade votive cimiteriali. Ogni cittadino di Praia a Mare, ora, dovrà pagare 15 euro all’anno. Si tratta di cifre che complessivamente non incidono sul bilancio comunale, ma sulle coscienze delle persone sì.
È una assenza di rispetto nei confronti di chi non c’è più – ancora il consigliere comunale -. Non è un dato contabile, ma morale: si rastrella tutto il possibile per correre nella prossima campagna elettorale. Basta leggere alcune determine assunte di recente per scorgere sperperi inaccettabili, a maggior ragione in un momento storico come questo.
In tempi normali – aggiunge De Lorenzo – lasciare inalterate le tariffe ci sta, ma arrivati al secondo anno di epidemia e considerando che l’ente ha fin qui incassato 1 milione 100 mila euro in Ristori dal Governo si profila come un atto indegno.
Insomma, la pandemia esiste quando si commissionano a privati tamponi per amministratori e personale comunale a prezzi obbiettivamente smodati, mentre sembra non esistere quando c’è da aiutare le persone in difficoltà economiche allentando, ad esempio, il carico tributario”.
Un ultimo passaggio, infine, viene dedicato alla comunicazione da parte dell’ente.
“Questa giunta – sostiene Antonino De Lorenzo – passerà alla storia per un modo di raccontare ai cittadini la propria attività in maniera grottesca, con toni da piccolo impero, con uno stile di almeno trenta anni fa e l’uso quanto meno ‘allegro’ dei nuovi mezzi di comunicazione.
Lo ribadisco e mi associo alle tante voci che a Praia a Mare si sono sollevate in tal senso.
Ma la cosa davvero grave – aggiunge – resta la mancanza di chiarezza sui dati del contagio a Praia a Mare. L’ostinazione a tenere per sé le informazioni sulla diffusione del virus nel paese mette alcuni cittadini in condizione di allentare l’attenzione sulle misure anti Covid-19.
Insieme ai Dispositivi di protezione individuale, tutti noi abbiamo un solo altro strumento di difesa: l’informazione.
Se le persone credono che non ci siano contagi, si sentiranno più libere di muoversi, di non usare correttamente i Dpi, di fare festicciole e ritrovi con le conseguenze che abbiamo, purtroppo, imparato a conoscere”.