L’Autovelox del Comune di Pomarico continua a funzionare pur non essendo omologato
L’Adiconsum di Materatramite l’Avv. Giuseppe Tedesco, del Foro di Matera, rappresenta e difende centinaia di automobilisti che a partire dal mese di settembre 2019 e ancora oggi stanno ricevendo da parte della Polizia Municipale del Comune di Pomarico (MT) i verbali di contestazione per presunta violazione delle norme del Codice della Strada accertata con gli autovelox installati in modalità remoto sul tratto di strada della S. S. 7, in territorio comunale di Pomarico, sia nella direzione verso la Basentana e sia in direzione verso Matera.
A seguito dei numerosi ricorsi presentati all’Ufficio del Giudice di Pace di Matera a partire dal mese di giugno 2020 sono state depositate numerose sentenze di accoglimento con le quali è stato disposto l’annullamento dei verbali emessi dalla Polizia Locale del Comune di Pomarico. La motivazione principale, riportata nelle sentenze emesse da tutti i Giudici di pace che prestano servizio presso l’ufficio di Matera, è la mancata omologazione delle apparecchiature utilizzate per i rilievi della velocità ritenendo le diciture approvazione ed omologazione differenti ai fini dell’utilizzo delle dette apparecchiature, così come disposto dall’art. 142 c. 6 del CdS.
In data 29 luglio 2020, quando le sentenze di accoglimento e di annullamento dei verbali erano diventate più che numerose, il Comune di Pomarico con delibera di Giunta n. 84, assumeva le seguenti decisioni:
“DARE MANDATO
- al Responsabile del Settore di Vigilanza – competente in materia – di predisporre tutti gli atti necessari al fine della regolarizzazione della strumentazione, da parte della ditta concessionaria del servizio di gestione e rilevazione delle operazioni afferenti i procedimenti sanzionatori delle violazioni delle norme del Codice della Strada”;
- al Responsabile dell’Ufficio Legale di questo Comune, di non costituirsi nei procedimenti introdotti ex post alla emissione delle sentenze di annullamento dei verbali di che trattasi e, comunque, fino al ripristino della regolare funzionalità della strumentazione omologata, approvata, immatricolata e tarata, nelle forme previste dalla legge.
Il contenuto del predetto atto genera grandi perplessità per diversi ordini di motivi:
- il Comune di Pomarico è consapevole della irregolarità della strumentazione tanto da dare mandato al Responsabile del Settore di Vigilanza di predisporre gli atti di regolarizzazione;
- l’autorizzazione a non costituirsi in giudizio sino a quando non sarà ripristinata la regolare funzionalità delle apparecchiature.
Tutto ciò è decisamente sconcertante perché il Comune di Pomarico, pur sapendo, OMETTE volutamente di spegnere le apparecchiature mentre tale atto è l’unico da assumere.
Si deve anche evidenziare il Comune di Pomarico sta compiendo ulteriori illegittimità atteso che nonostante gli automobilisti ottemperino alle disposizioni riportate nel verbale di contestazione, in merito alla comunicazione dei dati del conducente, sta procedendo, in modo forzato, alla notifica dei verbali per un importo minimo di euro 292,00 e massimo di euro 584,00 che sistematicamente vengono opposti da coloro che si accorgono della stortura. Ma molti automobilisti, per leggerezza, per stanchezza, per distrazione, pagano quest’ultimo verbale pur avendo fatto opposizione a quello per l’eccesso di velocità.
Tale situazione è divenuta realmente insostenibile per cui abbiamo chiesto – ha affermato Marina Festa, Presidente Provinciale dell’Adiconsum di Matera – alle Autorità competenti di intervenire in merito affinché si ponga fine a tali vessazioni con l’immediato spegnimento dei rilevatori di velocità.
Matera 11-12-2020
Ufficio stampa Adiconsum