MESSAGGIO DEL PRESIDENTE GUARINO PER LA CELEBRAZIONE DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO
“Non è certo la ritualità della festività di Santa Barbara, Patrona dei Vigili del Fuoco, che ci fa tornare alla mente il ruolo e la funzione del Corpo Nazionale.
Con l’emanazione della legge 24 febbraio 1992, n. 225 e l’istituzione del Dipartimento della protezione civile, il Corpo è entrato a far parte del servizio nazionale della protezione civile nel 2012 passando dalla dipendenza funzionale di una istituenda Agenzia della protezione civile e gerarchicamente dal Ministero dell’Interno alla diretta dipendenza in capo al dicastero.
Proprio da qui, parte il mio sentito riconoscimento agli uomini di questo Corpo che di fatto esercita attività di vigilanza sull’applicazione della normativa di prevenzione incendi in relazione alle attività, costruzioni, impianti, apparecchiature e prodotti assoggettati ad essa, soccorso pubblico e di difesa civile, oltre a tutte le attività assegnate al Corpo da eventuali ed ulteriori leggi e regolamenti.
Ne hanno fatta di strada i vigili del Fuoco da quel primo corpo di pompieri nell’era moderna nella penisola italiana e preunitaria fondato a Napoli da re Giuseppe Bonaparte il 22 febbraio 1806 e che dopo l’unità d’Italia fece porre il problema di creare un corpo che potesse superare i corpi pompieristici locali. Il merito, dice la storia, va ad Alberto Giombini, che venne chiamato dal Ministero dell’Interno per coordinare la nascita di un unico corpo di vigili del fuoco in Italia. L’attività del prefetto Giombini fu coadiuvata dall’ingegnere Agostino Felsani per gli aspetti tecnici, che fu fondamentale per la riorganizzazione del corpo. E forse proprio questo ruolo tecnico delineò il senso delle attività odierne.
Oggi i Vigili del Fuoco sono appunto tutto questo, uomini che fanno anche dell’attività di prevenzione e della qualificazione, un punto di forza, per evitare le tragedie che comportano perdite di vite umane e disastri economici ed al tempo stesso, pronti ad intervenire a tutela e salvaguardia della nostra vita.
Se non comprendiamo tutto ciò rileggendo le tante onorificenze, i meriti acquisiti sul campo, la costante azione di corpo di polizia alla pari delle altre armi e forze dell’ordine, non capiamo appieno il senso di una ricorrenza e la gratitudine che anche come Istituzioni gli dobbiamo e gli esprimiamo in questa giornata”.