Conte firma il nuovo Dpcm. Bar e ristoranti chiusi dalle 18, stop a piscine e palestre
È stato firmato da presidente dal premier Giuseppe Conte, dopo un confronto con le regioni e i capi delegazione, il nuovo Dpcm del 25 ottobre sulle misure anti-Covid, il ventiduesimo e il terzo solo a ottobre per l’emergenza Coronavirus. Le norme saranno valide a partire da lunedì 26 ottobre e fino al prossimo 24 novembre.
La chiusura di bar e ristoranti dalle 18 è rimasto un punto fermo per il governo nel nuovo Dpcm. Dal vertice a palazzo Chigi finito a notte inoltrata, l’ unica concessione alle richieste dei governatori è stata l’apertura di bar e ristoranti la domenica e i festivi nella stessa fascia oraria.
I governatori con una lettera avevano chiesto che fosse scongiurata la sostanziale cancellazione della cena al ristorante nei giorni festivi, fissando la chiusura per le 23. La didattica a distanza alle
superiori potrà arrivare, secondo quanto prevede il nuovo Dpcm anche al 100%. Ieri i governatori avevano chiesto esplicitamente al governo di prevedere la facoltà di portare totalmente le lezioni a distanza. Ora la palla passa in mano alle autonomie scolastiche, saranno i presidi a decidere la quota di Dad: da questa cifra vanno salvaguardati gli alunni con disabilità e i Bes, ovvero i bisogni educativi speciali.
Il Governo punta innanzitutto a ribadire una serie di raccomandazioni sulla vita quotidiana. A cominciare dalle regole da tenere in casa, dove è raccomandato di non ricevere persone che non siano conviventi. Nel caso non si possa evitare, che sia per ragioni di lavoro o urgenze: “è fortemente raccomandata la mascherina anche nelle abitazioni private”. Non sono previste limitazioni sugli spostamenti anche tra Regioni, sconsigliate anche dal Cts, per quando è fortemente raccomandato di non spostarsi in un comune diverso da quello di residenza e oltre gli orari imposti per il coprifuoco da Regioni e Comuni, se non per motivi comprovati di lavoro o studio.
Tornado ai bar e ristoranti nel dettaglio l’apertura è prevista dalle 5 alle 18, con servizio ai tavoli da massimo quattro persone. L’asporto e il servizio a domicilio è consentito fino a mezzanotte. Vietato quindi consumare cibi e bevande nei locali e nelle vicinanze dopo le 18. Per quanto non vengano fermate le cerimonie anche religiose, come battesimi e matrimoni, sono vietate le feste che ne seguono, con l’eliminazione quindi del limite dei 30 partecipanti in vigore con il precedente Dpcm.
Si fermano tutte le strutture sportive, dalle palestre alle piscine, ma con loro anche cinema e teatri. Su questo punto, i governatori chiedono che siano escluse almeno le strutture sciistiche che proprio ora stanno cominciando la stagione. Stop anche a ogni tipo di convegno e alle fiere, concedendo a ogni manifestazione pubblica lo svolgimento solo “in forma statica” con il rispetto del distanziamento sociale. Si potranno ancora svolgere i concorsi pubblici e privati.
trm