LEGGE ZAN CONTRO DISCRIMINAZIONI SESSUALI, ADDUCE-ANCI BASILICATA: IL VOTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI POTENZA NON RAPPRESENTA NE’ POTENZA NE’ LA BASILICATA
Il voto favorevole ad una mozione da parte del Consiglio Comunale di Potenza che si oppone all’approvazione da parte della Camera dei Deputati del disegno di legge, proposta dall’on. Zan,che prevede l’introduzione negli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale, forme di tutela penale contro gli atti discriminatori fondati « sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere », getta un’ombra inquietante sull’intera comunità regionale. Qui non è in discussione la legittimità di un voto da parte dell’Assemblea cittadina del nostro capoluogo di Regione. Piuttosto siamo sconcertati dalle motivazioni che hanno accompagnato la discussione che appaiono davvero pretestuose e come sta accadendo negli ambienti del più greve integralismo ispirato alle teorie del truffaldino Steve Bannon rischiano di precipitare la nostra comunità in una contrapposizione di cui non si avverte alcun bisogno. Attualmente il codice penale italiano punisce i reati e i discorsi di odio fondati su caratteristiche come la nazionalità, l’etnia o la religione (legge Mancino); con la legge in discussione potranno essere puniti allo stesso modo i reati di discriminazione fondati sull’orientamento sessuale e l’identità di genere contrastando severamente proprio la cultura che alimenta l’odio per la diversità in particolare quella sessuale.
A ciò si aggiunge un tempismo francamente degno di miglior
causa: l’approvazione di questo ordine del giorno avviene proprio nel giorno
dell’orrore di un femminicidio scatenato dall’ideologia nera della discriminazione
contro l’orientamento sessuale. L’assassinio della ventenne Maria Paola
Gaglione, colpevole per il fratello assassino di amare un ragazzo trans avrebbe
dovuto consigliare i 20 consiglieri comunali del nostro capoluogo di regione
almeno di riflettere un po’ prima di farsi intrappolare in un voto della cui
gravità probabilmente gran parte di loro non sono neppure consapevoli. Fa
specie leggere nel resoconto stenografico della seduta del consiglio comunale
una serie di riferimenti a pronunciamenti delle autorità religiose che
francamente andrebbero lasciate fuori dalla sede laica del consiglio comunale,
mentre bisognerebbe prendere in prestito le mille amorevoli e compassionevoli
esternazioni di Papa Francesco.Sono certo che l’odg approvato dal consiglio
comunale di potenza non rappresenti il nostro capoluogo di regione, come non
rappresenti la Basilicata.
L’Anci rivolge un appello a tutte le forze politiche e sociali perché sia posto
rimedio ad un pronunciamento sessista e discriminatorio.
Sono certo che il sindaco di Potenza vorrà produrre una iniziativa che possa rappresentare al meglio il grado di civiltà del nostro capoluogo di regione.
Matera, 15 settembre 2020 Salvatore Adduce