Terra mai vista prima
Il MuMa apre le porte alla ceramica contemporanea, esponendo le opere dell’artista di Castelamonte, Maria Teresa Rosa. L’artista, è stata già protagonista di una collaborazione con la città di Laterza con il progetto “Made in Loco”, una residenza d’artista tenutasi nel 2014 finanziata dal Mibact e realizzata in collaborazione con il Liceo Artistico di Laterza. Il progetto, che ha avuto anche un’edizione nel 2015 con l’artista Jasmine Pignatelli, coinvolgeva le città di Laterza e Grottaglie, e prevedeva una collaborazione con gli artigiani locali. Maria Teresa Rosa ha collaborato a Laterza con la bottega Marilli.
Maria Teresa Rosa Vive e lavora a Castellamonte, dove ha
compiuto gli studi artistici presso l’Istituto Statale d’Arte “F. Faccio”,
e dove oggi possiede un laboratorio artigianale.
Attualmente il suo lavoro è diretto a sviluppare ed approfondire
una continua ricerca formale che, partendo dai canoni tipici del
linguaggio ceramico, si traduce in opere di arte contemporanea.
In questa ricerca i materiali privilegiati sono la terra rossa
di Castellamonte, per le sculture in cui sono prevalenti i
rimandi figurativi, e maiolica, smalti e colori per le opere dove prevale
il richiamo forte e pretestuoso dall’arte applicata, tirata per i
capelli verso la scultura.
Vincitrice di alcuni importanti premi nazionali a Faenza,
Assemini, Mondovì, è tra i soci fondatori dell’Associazione Artisti della
Ceramica in Castellamonte di cui è stata Presidente.
In collaborazione con la Regione Piemonte e con l’Architetto e designer
Ettore Sottsass nel 2004 ha realizzato la “Piemont Tower” vaso emblema
della ceramica Castellamontese destinato a rappresentare gli artigiani
dell’Eccellenza Ceramica presso il Palazzo dei “Conti Botton”, sede del
locale Museo.
Nel 2012 pubblica il volume “La donna che diventerò” che affianca a 12 racconti
le foto di altrettante bottiglie d’arte da lei realizzate. (fonte
madeintaranto.org).
Le sue opere hanno un richiamo al tema del femminile, dell’acqua, delle forme tondeggianti. La bottiglia, come grembo che contiene l’elemento fluido per eccellenza: l’acqua.
L’artista ha pensato di chiamare questa collezione “Terra mai vista prima”, in omaggio alla Gravina di Laterza, da cui è rimasta colpita nella sua residenza artistica. Una terra contenuta in una voragine, una terra, da scoprire appunto, che regala materia prima ai maestri artigiani.
L’allestimento della collezione è a cura della soc. coop. Chiave di Volta. L’inaugurazione si terrà Venerdì, 19 Giungo. Saranno presenti il direttore del MuMa, Arcangelo lapomarda, la delegata consiliare al MuMa, Sabrina Sannelli ed il sindaco di Laterza, Gianfranco Lopane.
“Questa mostra rappresenta uno scenario innovativo per il Museo della Maiolica di Laterza– ha affermato Sabrina Sannelli- sempre pronto ad arricchirsi di novità. Ho intervistato personalmente in via telefonica l’artista ed ho subito sentito l’amore che la lega al nostro territorio, dopo l’esperienza del 2015. Il tema della terra, oggi attuale, rimanda anche al femminile, che concepisce la terra come grembo. Siamo felici di mettere in mostra la ricerca estetica di Maria Teresa Rosa.”
Il sindaco Lopane accoglie con entusiasmo questo progetto “ L’arte ceramica ci porta continuamente a scambi e dialoghi produttivi con altre città d’Italia. Questo ci consente di allargare i nostri confini territoriali e culturali. Queste opere, da oggi presenti nel MuMa, inaugurano una stagione contemporanea. Le due residenze artistiche di made in loco 2014 e 2015 hanno voluto raccontare le declinazioni attuali della ceramica e la sperimentazione. Il tema della Terra, protagonista di questa mostra, è la nuova sfida globale, quindi accogliamo quest’urgenza, questo bisogno di parlarne, essendo parte di un territorio protagonista di un canyon importante, peculiarità della nostra storia e della nostra memoria antropologica. ”
La collezione entra a far parte del patrimonio permanente del MuMa di Laterza.
L’ingresso alla stessa avverrà per prenotazione, in
ottemperanza a tutte le norme anti Covid-19.